Antonio Mario Viani

Giulio Girondi

A sette anni dall’uscita della prima edizione, questo libro prova di nuovo a fare il punto sul ruolo di architetto che Antonio Maria Viani ricoprì a Mantova al passaggio tra Cinque e Seicento, mentre la famiglia Gonzaga raggiungeva il proprio apice, seguito dalla rovinosa crisi dinastica che culminerà nel sacco del 1630. A partire dalla nascita cremonese e dalla formazione a Monaco di Baviera, quali furono le coordinate culturali alla base dei vari linguaggi portati avanti da Viani? Quali gli scambi, le derivazioni e le influenze con i contesti artistici dell’Italia del tempo? Queste sono tra le domande a cui, tra analisi documentarie e letture delle fabbriche, si prova se non a dare una risposta perlomeno a indicare piste di ricerca, tra vie già battute e nuove proposte.

Nel Video: Stefano Abbadessa Mercanti incontra Giulio Girondi

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