di Marco Regi
Icaro decise che era giunto il momento di staccarsi dal suolo terrestre e con due ali di cera sfidò quella forza misteriosa che tutto attrae e che tutto muove nell’universo. La gravità fu vinta, ma il calore del Sole infranse quel sogno di leggerezza e libertà.
Grandi filosofi, grandi menti (Leonardo su tutti) continuarono a percorrere quel momento (non solo mitologico) in cui un grave, ovvero un oggetto più pensante dell’aria, potesse abbandonare il suolo e librarsi nel cielo…..
Sarà un mongolfiera per prima a vincere la sfida del volo…..ma con un oggetto più leggero dell’aria (un gas che sfruttando il principio di Archimede fa sollevare un corpo immerso in fluido).
Jules Verne scrisse di un enorme cannone dove un proiettile, al cui interno erano presenti signori dai bei vestiti adornati, veniva sparato sulla Luna…il nostro satellite naturale che orbita intorno alla Terra e desiderio irraggiungibile di poeti, compositori e sognatori innamorati.
Quella frase ‘’questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande passo per l’umanità’’ era ancora così lontana a divenire.
Furono due fratelli dai mille mestieri, i Wright, a realizzare il sogno….a far volare un oggetto più pesante dell’aria…un aeromobile…..iniziava così l’era aerospaziale.
Ma il cielo era stretto a quelle menti geniali che vedevano oltre l’atmosfera….che vedevano il Sole, i pianeti….l’universo….ovvero l’infinito Spazio verso cui tendere ‘’la pargoletta mano’’.
Guerre mondiali, atrocità, genocidi, dopo quel volo dei fratelli Wright, avevano caratterizzato il primo ‘900…..ma le menti dei pionieri dello Spazio non si fermavano e il sogno rimaneva sempre accesso come una fiammella che mai si spegne.
Tra questi un italiano….Luigi Broglio…..con enormi difficoltà ma con un passione incrollabile attraverso i suoi studi e i suoi prestigiosi ruoli/incarichi (Professore Universitario, Generale del Genio dell’Aeronautica Militare), dopo le prime conquiste dello Spazio da parte dell’URSS e degli USA, alla guida di un piccolo gruppo di geniali ingegneri/ricercatori nel lontano 15 dicembre 1964, portò l’Italia nella storia….e lo fece con il lancio, con successo, del Satellite Italiano San Marco I.
Lo Spazio rappresenta un ‘’elemento’’ ricco di fascino, opportunità ma anche oggetto di potenziali contraddizioni e critiche. L’impegno tecnologico e finanziario è imponente e con le grandi sfide del nostro Pianeta, ci si domanda sempre, se quest’ultime avranno un beneficio e se realmente necessitano dello sviluppo delle conquiste spaziali?
Andare su Marte sarà un beneficio per l’umanità tutta o solo una sorta di ‘‘esercizio’’ scientifico/tecnologico.
Importanti sono anche le implicazioni sociali, morali ed anche giuridiche….Marte sarà un bene acquisito, ovvero di proprietà, dal primo Paese che manderà un suo rappresentante a calpestarne il suolo? O sarà un nuovo grande passo (di pace) per tutta l’umanità.
In ‘’2001 odissea nello spazio’’ il computer di bordo prende possesso dell’astronave ed ecco allora con una sorta di tragica profezia da parte di Kubrick, emergere il dilemma dell’Intelligenza Artificiale che oggi sembra poter e dover pervadere l’intera nostra società e che nell’esplorazione spaziale futura sarà certamente elemento cardine e indispensabile.
Grandi sfide, grandi dilemmi che il futuro sta per porre di fronte all’umanità intera.
Ma tornando al passato, Broglio allora visionario oggi ‘’padre dello spazio italiano’’, ha rappresentato un punto di riferimento nel mondo scientifico internazionale. Oggi è un esempio da imitare….nella determinazione e nell’impegno nel perseguire sogni e mete all’inizio apparentemente irraggiungibili, che poi divengono realtà.
Nella ricorrenza del centenario dell’Aeronautica Militare avvenuto nel 2023, quest’ultima attraverso il suo Ufficio Storico (a cui capo è presente il Col. Gerardo Cervone) ha deciso di dedicare a Luigi Broglio un volume della Collana dei Fumetti del Centenario.
Doveroso omaggio ad un grande italiano a cui VA Culture si associa con la recensione di cui sotto trovare il link: